Può capitare che accendendo il notebook rimanga lo schermo completamente nero. Una volta accertato che non vi sono altri problemi, è evidente che il guasto è nella scheda video. Vediamo come riparare la scheda video di qualsiasi notebook.
Smontare il notebook per riparare la scheda video
Di solito questo problema capita con computer abbastanza vecchi che non hanno mai ricevuto una bella revisione. Questa revisione può consistere nel cambiare la pasta termica o il sistema di raffreddamento, ma anche una revisione alla GPU (Graphics Processing Unit). Anche non aver mai pulito il dissipatore sulla griglia può portare tanta polvere all’interno che compromette il funzionamento del notebook.
Dopo un po’ di tempo, la polvere accumulata farà sicuramente emergere problemi, anche se tutti i computer hanno un sistema di protezione che li fa spengere quando la temperatura inizia ad alzarsi troppo. Con i computer che non hanno mai ricevuto assistenza e che hanno lavorato parecchio potrebbe sorgere un problema di scheda video.
Il problema della scheda video consiste nel fatto che si è spostata dal suo punto nativo, dunque è anche colpa dello stagno di scarsa qualità usato per tenerla aderente.
Evidentemente la scheda video non comunica più con la scheda madre se non c’è il collegamento con lo stagno. Il metodo comunemente usato si chiama Reflow e consiste nel riscaldare quella parte di GPU staccata con una pistola termica a 300 gradi e poi risaldarla.
Il primo passo da fare è smontare il notebook. Togliere tutte le viti che chiudono la scocca facendo attenzione a metterle in un posto dove non si perdano o caschino per terra. Il lavoro è abbastanza lungo, perché di solito i laptop hanno decine di vitine microscopiche che li tengono insieme.
Il metodo Reflow per riparare la scheda video del notebook
Una volta smontati anche i componenti interni, si arriverà finalmente alla scheda madre, che va tolta per poterci lavorare meglio. Bisogna smontare il sistema di raffreddamento, pulire la vecchia pasta di conduzione e poi isolare le varie zone che non servono al riscaldamento e procedere con il metodo Reflow sulla scheda video.
Dopo aver svitato qualche altra decina di viti, si raggiungerà finalmente il punto dove bisogna operare per cercare di riparare la scheda video. Bisogna munirsi di alcol e cotone per andare a pulire bene tutte le parti del notebook sulle quali andremo ad agire. Rimuovere con molta delicatezza la GPU. Usare carta di alluminio per coprire tutte le aree intorno alla GPU.
Una volta protetta completamente la scheda madre con della carta di alluminio, si può usare la pistola a caldo e accenderla fino a che non arrivi alla temperatura di 280-300 gradi.
Riscaldare la GPU per almeno 10 minuti. Per evitare che si sollevi la carta stagnola, basta mettere dei pesi per proteggere il resto della motherboard. Dopo alcuni minuti di preriscaldamento si può iniziare ad aumentare la temperatura. Diminuire poi la temperatura in maniera graduale una volta terminato il lavoro.
Dopo aver scaldato per 10 minuti la GPU bisogna fare attenzione quando si prende la scheda madre in mano perché è incandescente. Bisogna aspettare alcuni minuti perché si raffreddi. Dopo che l’alloggiamento della GPU si è raffreddato, si può procedere con la riparazione della scheda video del notebook. Ricoprire con pasta conduttiva tutta la zona.
Rinnovare la saldatura della scheda video
Rimontiamo tutti i componenti facendo attenzione a non fare errori. Dopo aver rimontato il computer facciamo una prova collegando la corrente, proviamo ad accendere e vedremo che il 99% delle volte il computer si accenderà e funzionerà. Spesso potrebbero capitare delle scritte particolari come errori di sistema, che sono dovuti ad averci manipolato all’interno. Non sono gravi e si tolgono premendo Enter.
Comunque il problema del display che non funzionava è stato risolto grazie al metodo Reflow. In pratica consiste nello scaldare la pasta termica della scheda video e ripristinarla, in maniera che faccia nuovamente contatto. Un contatto che si è allentato con il tempo e l’usura.
Se questo metodo non dovesse funzionare e nonostante l’accensione del computer si continuasse a vedere lo schermo nero, il problema è più serio.
Solitamente il metodo Reflow è la prima manovra che fanno tutti i tecnici quando la complicazione del notebook è uno schermo che rimane completamente nero, ma non è l’unico inconveniente che può capitare, specialmente se il laptop è piuttosto datato. Per riuscire a mantenere sempre un computer in salute bisognerebbe evitare di accumulare tanta polvere e farci ogni tanto un po’ di manutenzione presso un tecnico.
Riparare la scheda video di un notebook non è alla portata di tutti e, se non sei un esperto, conviene che lo lasci fare ad un tecnico informatico che sicuramente saprà usare alla perfezione il metodo appena descritto. Inoltre, se vi saranno problemi più gravi, sarà in grado di dirtelo e di ripararli. Bisogna considerare che queste spese hanno un senso solamente se il notebook vale ancora dei soldi, perché tante volte si fa prima a comprarne uno nuovo risparmiando tempo e denaro.