Come è fatto un notebook di ultima generazione, quali sono i componenti esterni e interni. Cosa bisogna cercare in una macchina da tutti i giorni, professionale o per giocare. Guida alla lettura di tutte le caratteristiche, inclusi i nomi di schede e processori.
Diversi tipi di notebook
Innanzitutto distinguiamo i tre principali tipi di notebook: classici, ultra portatili e ibridi. Gli ultra portatili sono, come suggerisce il nome, sottili, leggeri e talvolta molto eleganti. Ce ne sono da tutti i prezzi, con finiture metalliche o in plastica rigida.
Gli ibridi possono essere considerati da qualcuno ultra portatili perché sono dotati di uno schermo da 13,3 pollici, ma ce ne sono anche di grandi dimensioni. Il loro pannello è sempre tattile, può ruotare attorno alla tastiera o staccarsi da essa.
I classici sono laptop storici, tradizionali, più massicci e potenti, che rimangono comunque più trasportabili rispetto a quelli di qualche anno fa. Le macchine potenti e massicce sono più tagliate per il gioco e l’editing video rispetto al fragile computer ultra portatile da 13,3 pollici.
Fai attenzione ai notebook dallo schermo in 4K perché su piccoli riquadri (13 o 14 pollici), diventa rapidamente illeggibile e non è ancora ben supportato dalle applicazioni comuni. Per quanto riguarda il peso, sappi che un ibrido, tradizionale o ultra portatile, non dovrebbe mai superare i 2,5 kg caricabatteria non incluso.
Lo spessore di un notebook dovrebbe essere al di sotto dei 3 cm per poter essere facilmente inserito in una custodia.
I notebook classici hanno display da 15-18 pollici, gli ultra portatili e gli ibridi da 13-14 pollici. Per quanto riguarda la definizione dello schermo, rimane a tua scelta. Opaco o lucido, Full HD, Retina o 4K, è in base alle tue esigenze, desideri e budget.
Ricorda di verificare se esiste una certificazione colorimetrica riconosciuta (Pantone, Adobe RGB o altro) in modo da non avere spiacevoli sorprese durante la stampa o la visione di una sequenza video.
Notebook da tutti i giorni e per fotoritocco
Per i notebook da gioco, l’editing o la grafica, la dimensione del display non dovrebbe essere inferiore a 15,6 – 17,3 pollici. Alcuni marchi hanno cercato di realizzare computer da 13 o 14 pollici per il gioco, ma non hanno avuto successo salvo che per titoli 2D, arcade o di enigmistica.
Per il gioco, indipendentemente dalle dimensioni dello schermo, la definizione must è Full HD. Per le attività quotidiane qualsiasi tipo di computer portatile va bene, con almeno un processore Intel Core i3 o AMD Ryzen 3.
La quantità di memoria RAM deve essere di almeno 4 GB, possibilmente con uno slot libero. La capacità di archiviazione minima meglio che sia di 256 GB per SSD e / o 1 TB per il disco rigido. Non prendere macchine con solo 128 GB di SDD, anche se il loro prezzo è interessante, questo spazio è poco e lo riempirai in pochissimo tempo.
Per produzione video, fotoritocco, sviluppo, eccetera, un Intel Core i5 o AMD Ryzen 7 è il minimo indispensabile. Presta molta attenzione ai riferimenti dei processori Intel. Le lettere U e Y, che si trovano alla fine dei numeri di serie, designano chip a basso consumo e quindi generalmente hanno meno spazio sopra rispetto a quelli con una H, che consumano di più e quindi sono più grandi.
La memoria di un notebook per il fotoritocco deve essere almeno di 16 o 32 GB a seconda di ciò che fai come lavoro creativo.
Per l’archiviazione, nessuna esitazione: SSD per il sistema operativo e HDD per i file. Dimensioni rispettivamente di almeno 512 GB e 1 TB sono il minimo necessario. Puoi anche scommettere su un disco rigido ibrido, ovvero SSHD, che offre velocità di trasferimento dati più elevate rispetto ai dischi convenzionali e più spazio di archiviazione rispetto all’SSD.
Se il budget lo consente, l’acquisto di una macchina con uno o più SSD e / o dischi rigidi è il massimo.
Schede grafiche AMD e Nvidia
La scheda grafica dedicata può aiutarti nel tuo lavoro, così puoi permetterti di usare software professionali. Devi scegliere come target Nvidia Quadro o Quadro RTX oppure, se preferisci avere una macchina meno cara, ci sono Nvidia RTX 2060 o GeForce GTX 1060.
Da notare che su queste macchine è possibile utilizzare i driver di Nvidia Studio, più orientati alla produzione rispetto ai giochi. Assicurati che lo schermo sia di buona qualità con certificazione Adobe Pantone o RGB al 100%.
I notebook per fotoritocco e produzione audio video vanno bene anche per giocare, tanto che molti creativi acquistano macchine da gaming per dare libero sfogo alla loro ispirazione. Per giocare più spendi, più ampia è la gamma di titoli che verranno eseguiti senza preoccupazioni.
Su macchine di fascia media e alta, sarà anche possibile effettuare alcuni aggiornamenti hardware.
Ricordati di installare una suite di controllo per tenere d’occhio la frequenza, la temperatura e tutti i parametri della CPU su notebook molto potenti. La scheda grafica 3D è un componente essenziale in una macchina da gioco.
Da qualche tempo Nvidia produce eccezionali GPU per offrire soluzioni di gioco potenti ed efficienti nel mondo dei laptop. AMD, il suo concorrente, fa schede altrettanto ottime, ma non ha ancora optato per il chip 3D portatile.
Tuttavia, il marchio è in piena crescita e ha alcuni grandi successi nel mondo dei processori (CPU) e in quello delle GPU per computer desktop. È quindi solo una questione di tempo prima che AMD si lanci nelle macchine da gioco portatili.
I notebook con Nvidia RTX sono generalmente più costose di quelle che usano i modelli GTX, inoltre la nuova generazione di GeForce GTX porta la nomenclatura 16xx e non più 10xx.
CPU per gaming e video
Per giocare comodamente è obbligatorio come minimo un processore Intel Core i5, indipendentemente dalla generazione 7, 8 o 9. Il numero di core in genere è importante, ma meno della frequenza in GHz alla quale il chip gira.
I giochi di oggi non sono tutti ottimizzati per il multithreading quindi più gigahertz ci sono, meglio è. Due core (4 thread) sono il minimo, 4 core (4/8 thread) costituiscono lo standard ma non sono sempre ben sfruttati.
Se usi la macchina per riprodurre in streaming e giocare allo stesso tempo, più core ci sono, meglio è. Stesso discorso se fai editing di video con diversi file aperti contemporaneamente.
Presta attenzione a scegliere un chip Intel il cui riferimento termina con una H (come ad esempio il Core i7-9750H) e non una U o una Y, due sigle che indicano una bassa frequenza.
Potresti imbatterti in alcune macchine molto rare alimentate da processori per computer desktop.
AMD è assente da tempo dai notebook di fascia alta, ma sta gradualmente tornando con la terza generazione del suo nuovo chip Ryzen presentato a fine 2019.
AMD Ryzen è molto sensibile alla configurazione della memoria, quindi è meglio avere due moduli nella macchina anziché solo uno, altrimenti le prestazioni diminuiranno.
Schermi e tastiere dei notebook oggi
In termini di definizione, il formato Full HD rimane il miglior compromesso e il più diffuso degli schermi per notebook. I laptop di fascia alta offrono pannelli fino a 2560 x 1440 pixel (1440p) o addirittura 3840 x 2160 pixel (4K).
Tuttavia, tieni presente che più pixel vengono visualizzati sul display, più potente deve essere la scheda grafica di cui hai bisogno. Cosa scegliere tra pannello lucido o opaco? È una questione di gusti, così come la presenza di un bordo più o meno sottile.
Un altro aspetto tecnico da non trascurare è la frequenza di aggiornamento.
Per molto tempo 60 Hz è stata la norma, ma oggi gli schermi dei laptop arrivano a 75, 120, 144 o più Hz. Maggiore è la frequenza, migliore è il comfort visivo poiché l’immagine verrà aggiornata fino a 75, 120 o 144 volte al secondo. Le animazioni saranno più naturali e fluide.
Per quel che riguarda il pannello, sono disponibili tre tipi: TN, IPS e OLED. Ognuno ha vantaggi e svantaggi, soprattutto nel mondo dei giochi e del video editing. Tra la resa cromatica, i gusti degli utenti e i servizi puramente tecnici, non c’è una risposta unica su quale sia migliore.
La tastiera di un notebook è sempre retroilluminata. Sui modelli più economici l’illuminazione è spesso monocromatica e, a volte, personalizzabile. Più si sale di prezzo, più sono possibili le fantasie come avere diverse tonalità per zona, per tasto o vari effetti RGB.
Il tipo di tasti è molto variabile, così come i meccanismi situati sotto la loro superficie.
A membrana, semi meccanici, meccanici, più o meno rumorosi, morbidi, con corsa corta, media o lunga. Meglio provarli in un negozio per decidere e, anche in questo caso, la tecnologia dipende dai gusti personali. È anche possibile collegare una tastiera esterna USB.
